
Cometa Lovejoy (C/2014 Q2)
Le comete sono tra gli oggetti celesti più affascinanti del cielo. Spesse volte visibili grazie ad un binocolo e raramente ad occhio nudo, hanno una storia legata alla nostra cultura, sono oggetti mutevoli e affascinanti dal punto di vista scientifico perchè costituite principalmente da un composto senza il quale non potremmo vivere: l’acqua. La loro composizione non è poi così pura: sono grosso modo un miscuglio di detriti rocciosi e polveri miste a ghiaccio d’acqua nel quale sono dispersi diversi composti organici. Sono oggetti celesti tanto importanti per la storia della nascita della vita sulla Terra, quanto pericolosi al pari degli asteroidi. Le traiettorie delle Comete vengono deviate dalla gravità del sole e dei nostri pianeti e sono visibili solo quando sono gia relativamente vicine alla Terra. Questo significa che, almeno in prima analisi, non si riesce a determinare la loro traiettoria in tempi rapidissimi e con una buona precisione
Provengono dai confini del sistema solare e anche oltre e quando si avvicinano al Sole, il calore ricevuto vaporizza il ghiaccio di cui è composta eiettando nello spazio gas e particelle di polvere che generano la chioma. Avviato questo processo è possibile studiare la composizione chimica del gas eiettato grazie ad uno spettroscopio. Tra i composti organici presenti in una cometa menzioniamo il monossido di carbonio CO, il biossido di carbonio CO2, l’ammoniaca NH3 e il metano CH4. Le comete contengono inoltre un’ampia varietà di composti organici quali metanolo CH3OH, cianuro di idrogeno HCN, formaldeide HCHO, etanoloCH3CH2OH, etano CH3CH3 , molecole più complesse come idrocarburi a catena lunga e amminoacidi. Oltre a questi, anche diverse polveri di composti inorganici contenenti Si, Fe, Mg, Al, Na, S.
Grazie quindi all’energia fornita dal sole, la superficie si riscalda provocando la sublimazione dei ghiacci cometari che si disperdono nello Spazio e lo spettro della cometa si caratterizza di emissioni generate grazie all’eccitazione della fluorescenza solare e da processi chimici; sono visibili infatti linee di CN (cianuro), NH2, CH, C2, C3.

La C2020 Neowise o C/2020 F3, è stata scoperta il 27 Marzo 2020 nell’ambito del progetto NASA NEOWISE ( Near-Earth Objects, Wide-field Infrared Survey Explorer) dotato di un telescopio di 40 cm di diametro in orbita terrestre.
La particolarità di questa cometa, oltre ad essere stata molto luminosa tanto da essere osservata ad occhio nudo nei periodi migliori, è stata l’intensa emissione di Sodio neutro di colore giallo-arancio (simile alla luce dei vecchi lampioni installati tipicamente nelle zone industriali) apparsa intorno al passaggio al perielio a circa 44 milioni di km dal Sole. La cometa poi è passata dal caratteristico colore giallo-arancio di questo elemento, al tipico colore indaco dato dalla combinazione dell’emissione dei gruppi CN, CH e C.

Confronto tra la dispersione della luce riflessa dal nucleo della cometa (lunghezza d’onda-spazio) e equivalente in colore dello spettro


Cometa Neowise ripresa l’11 Luglio 2020

La cometa Catalina US10, soprannominata cometa di Natale dato il suo periodo di apparizione, fu scoperta nell’ Ottobre del 2013 dalla Catalina Sky Survey un progetto destinato alla ricerca di comete, asteroidi e oggetti Near-Earth (NEO). Visibile utilizzando almeno un binocolo anche nel periodo di massimo avvicinamento alla terra avvenuto il 17 Gennaio 2016, ha fatto la sua breve comparsa per poi non ritornarci più data la sua orbita di natura iperbolica.


La cometa Lovejoy fu scoperta da Terry Lovejoy nell’Agosto del 2014 con un telescopio di soli 20 cm di diametro. E’ una cometa a lunghissimo periodo e la ripresa del 26 Gennaio 2015 la ritrae poco dopo il periodo di massima luminosità quando brillava poco più di Mag 5.
Contatti: paolo@osservatoriomiror.org
