Le Stelle Simbiotiche

Le stelle che fanno parte del nostro firmamento non sono tutte uguali. La quasi totalità, quelle “tranquille”, rientra nella classificazione stellare che ne descrive ad esempio la dimensione della stella, la sua temperatura, ecc. Altre stelle hanno comportamenti che si scostano dalle prime perchè sono variabili; le stelle simbiotiche appartengono a questa categoria. Ad una visione diretta al telescopio le simbiotiche appaiono come stelle qualsiasi ma nel loro intimo sono stelle che fanno “vita di coppia” ossia, sono dei sistemi binari che interagiscono.

Esse sono composte da una nana bianca che accresce gas intorno a sé strappandolo alla sua compagna che è una gigante fredda, generalmente di classe M e posta ad una distanza di 2/3 anni luce dalla prima. L’accrescimento, favorito dal traboccamento dal lobo di roche di quest’ultima, porta alla formazione di un disco di materiale intorno alla nana bianca e di un guscio sulla sua superficie. Quando le condizioni sono favorevoli, si innescano delle reazioni termonucleari sulla sua superficie che la rendono estremamente calda e luminosa tanto da possedere energia sufficiente a generare processi di ionizzazione del gas che continuamente proviene dalla sua compagna gigante, generando uno spettro caratterizzato da righe di emissione.

La loro variabilità dipende da diversi fenomeni: pulsazioni della gigante, fenomeni generati da fronti d’urto del gas, eclissi del sistema binario, periodi orbitali o outbursts che vanno da qualche anno ad oltre un secolo. Per i professionisti risulta poco praticabile avere a disposizione un telescopio per monitorare questi eventi per tempi cosi lunghi, ecco perchè è utile e necessaria l’attività dell’astrofilo che riesce, con i suoi mezzi e il suo tempo, a dedicarsi ad un lavoro di monitoraggio e ricerca preliminare.

ARAS Eruptive Stars 2020-02

CM Aql è una stella simbiotica poco studiata che ospita una gigante di classe spettrale M2. Il 28 Febbraio 2020, è stato catturato un outburst da Gaia. Gaia è un’ambiziosa missione finalizzata a tracciare una mappa tridimensionale della nostra Galassia, la Via Lattea, rivelandone la composizione, la formazione e l’evoluzione (ESA)


Uno spettro tipico di molte stelle simbiotiche mostra in maniera evidente la presenza della stella fredda. Nel caso della CH Cyg il suo profilo è dominato da quello della sua compagna di tipo spettrale M7III (stella di riferimento tracciata di rosso). 

A renderlo caratteristico, la linea di emissione dell’H alpha generata dalla nana bianca estremamente calda (la sua fotosfera può raggiungere anche 80000 K) che ionizza il gas che la contorna.

ARAS Eruptive Stars 2016-06 


AG Dra è uno dei sistemi simbiotici meglio studiati, grazie alla sua luminosità relativamente alta e alla sua posizione nel cielo favorevole alle osservazioni. Il suo profilo è dominato dall’effetto della nana bianca. Durante la quiescenza, la magnitudine media nel visibile (V) è di 9,8 mag e nelle fasi attive di outburst, l’incremento di luminosità sale di circa 1-1,4 mag nella banda V.

ARAS Eruptive Stars 2016-04,05; ARAS Eruptive Stars 2017-03; ARAS Eruptive Stars 2019-03.

Gli outburst maggiori si verificano in intervalli di 12-15 anni (nel 1936, 1951, 1966, 1980, 1994 e 2006), e sono solitamente seguiti da outburst di minore entità in intervalli di circa 1 anno (Hric et al. 2014) ma l’ ultima attività di AG Dra è stata confermata nell’aprile 2016 in cui si è osservata una variazione di magnitudine da 9.7 mag il 7 Aprile, a 9.21 mag il 24 Aprile.


Evoluzione della simbiotica AX Per ripresa saltuariamente in quasi quattro anni.


Contatti: paolo@osservatoriomiror.org